Filosofo greco. Discepolo di Socrate. Secondo lo stile del
maestro, compose dialoghi morali, fra i quali si citano l'
Ebdoma, ossia
la
Settimana,
Il Frinico e il
Pinax, ossia la
Tavola
o il
Quadro, che andarono perduti. Allorché sul finire del XV sec.
comparve per la prima volta alla luce l'ingegnosa finzione nota come
Tavola
ai C., la si attribuì a
C. tebano, ma vedendo poi come essa
conteneva molte tracce di platonismo e di stoicismo, si osservò che
essendo Platone più giovane di
C., questi forse più non
esisteva quando quello fondava la scuola; quindi si pensò che fosse
più ragionevole attribuire questo lavoro a qualche filosofo eclettico
della scuola d'Alessandria. Finalmente alcuni critici rettificando col testo di
Ateneo (I, IV) un passo di Luciano, il più antico scrittore che parli
della sua opera, hanno riconosciuto come autore della
Tavola o
Quadro
della vita umana un Cebete di Cizico, vissuto nel secolo di Marco Aurelio
(n. Tebe 440 circa a.C.).